Illuminazione Nr.1 | da “Scritti per la Fine del Mondo”

Una poesia scritta per il progetto “La Fine del Mondo” e che è poi stata inserita nella plaquette “Scritti per la Fine del Mondo”.

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ILLUMINAZIONE nr.1

Se sei bravo
se sei bravo e impedisci ai tuoi neuroni
la trasmissione delle sordide cazzate
che dichiararono guerra alla quiete
che adesso potrebbe illuminarti.

Se sei bravo
se sei bravo e cancelli dal tuo corpo le ossessioni
in fondo alla bottiglia di vodka
potrai vedere il silenzio che ti ha preceduto
e indovinare il vuoto che ti seguirà.

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da “Scritti per la Fine del Mondo”
di Simone Molinaroli (Ass Cult Press, 2013)

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Simone Molinaroli – LFDM
Tutti i diritti riservati © 2012
da “Siamo Nati Lontano” – Ep,
released 21 March 2012

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ascolta il brano:

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grafica di Margherita Perugi per il progetto "La Fine del Mondo"
grafica di Margherita Perugi per il progetto “La Fine del Mondo”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Scritti Per La Fine Del Mondo – Simone Molinaroli by Simone Molinaroli

Minchiatella poetica del Sindacato

Highlights della settimana appena trascorsa sono stati: l’apertura della bottiglia di Tignanello (in foto) che ha riservato momenti di piacevole compagnia e condivisione alla famiglia riunita in giardino al tramonto, la lettura di un classico del libertarianesimo “Anarchia, stato e utopia” di Robert Nozick e la decisione di restituire in assemblea la tessera del sindacato (cgil). Dopo molti anni di convinta adesione e alcuni di riflessioni amarissime sulle sorti del più grande sindacato italiano che molto ha contribuito al cambiamento del nostro paese, ma che ha rinunciato alla possibilità di poterlo/volerlo fare nel presente. Per l’occasione ho composto questa Minchiatella Poetica. La Minchiatella Poetica del Sindacato.

Ci sono due/tre toscanismi che mi sono permesso principalmente perché sono toscano, perché si prestavano al tono scanzonato e perché mi facevano gioco (altro toscanismo) nella composizione. La prossima minchiatella ne conterrà di più.

 

 

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C’eravamo tanto amati
Non ricordo come fu
Ero iscritto al sindacato
Una volta ormai non più.

Tutti mesi c’era la quota
da pagare al patronato
per le cene ai funzionari
E la ghenga dietro a rota.

C’eran sempre l’assemblee
coll’assenso pilotato
si votava il già deciso
meccanismo collaudato.

Al dissenso ogni qualvolta
Riservato era lo scherno
Del furbetto delegato
Dal pecorume spalleggiato

Tutta gente il cui governo
È una semplice equazione
Una sedia,  un privilegio
Un ufficio, un’esenzione.

Ma era nato il sindacato
Perché anche il poero avesse voce
Perché potesse dir la sua
Sopra quanto era pagato

Su quante ore pattuire
all’ufficio o allo stanzone
uomo o donna non importa
e di lavoro non morire.

Però adesso io più non pago
Non mi presto a questa spesa
per sentire bischerate
Dette con la voce accesa

Voce accesa di Gran Pazzo
Per coprire la magagna
Di menare un gran torrone
E non combinare un Cazzo.

 

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Minchiatella Poetica del Sindacato

inedito 2014 – di Simone Molinaroli

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Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2014

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Tignanello 2003
Un bel Tignanello 2003 bevuto in giardino al tramonto

Breve resoconto di inizio millennio | da “Scritti per la Fine del Mondo”

Una composizione dalla mia ultima plaquette “Scritti per la Fine del Mondo” che si concentra sugli operatori di settore, gli addetti ai lavori e sull’edonismo irragionevole e la retromania che sembrano essere la malattia inguaribile di cui inevitabilmente periranno questi esemplari d’umano che popolano il presente.

 

 

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BREVE RESOCONTO DI INIZIO MILLENNIO

 

Gli Orsi Polari morivano di noia
ancorati all’idea di una banchisa perduta.
La bianca distesa svanita
in un disgelo anch’esso
composto con la sostanza del ricordo.

Innamorati felici
si scambiavano revolverate
correndosi incontro, moribondi,
col kit di primo soccorso
per curare interminabili ferite
di armi sconosciute.

Uomini confusi
lanciavano granate nella foschia,
il breve ridere loro furbesco
partoriva lo sgomento
che paralizza il disegno animato
nel vedere l’ordigno beffardo
rilanciato dal nemico inaspettato.

C’erano questi ed altri
ed altri ancora che non sembravano importanti.
Addetti ai lavori in maggioranza,
funzionari e giovani di mestiere
che abusavano dell’invidia e del rancore
e non sembrarono mai capire
la loro ridicola sventura.

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da “Scritti per la Fine del Mondo”
di Simone Molinaroli (Ass Cult Press, 2013)

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Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2013

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Scritti Per La Fine Del Mondo – Simone Molinaroli by Simone Molinaroli

CHE FINISCA PRESTO L’INVERNO – inedito 2014

Un po’ in ritardo sui tempi di cambio delle stagioni, dal momento che sembrano essere già arrivate sia la primavera sia l’estate, ecco la mia ultima minchiatella poetica. Pensata e cominciata durante il lungo inverno di campagne elettorali invasive svincolate dalla prossimità di appuntamenti elettorali, terminata ieri mattina in sala mensa.

Con tutti i limiti imposti dalle capacità dell’autore, dalla voglia, dal tempo a disposizione, somiglia a un sonetto.

 

 
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Che finiscano presto l’inverno e le brume
e con l’inverno le campagne elettorali
e con le brume i brutti musi,
i manifesti indegni, i temporali.

Che finiscano le afflizioni, l’ignominia e le affissioni,
le manfrine degli uomini peggiori,
il parolume criminale lontano dall’umano
le rivoluzioni promesse e i caporioni.

Che torni Primavera e la scintilla
che accende i corpi e ingovernata
con le vite qualunque fa la storia,

il giusto e l’eccedenza incalcolata,
la violenza che difende la ragione
la ragione da cui il diritto stilla.

 

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CHE FINISCA PRESTO L’INVERNO

inedito 2014 – di Simone Molinaroli

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Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2014

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Ich bin ein Provinzler
Ich bin ein Provinzler

Il Mondo è Morto | da “Scritti per la Fine del Mondo”

Il Mondo è Morto, non senti l’odore?
Si sente odore d’incenso e idrocarburi,
di eroina e trasmissioni elettorali.
Non senti il suono continuo
del calcolatore bizzarro che sancisce
la Sua Morte?
Non senti il canto degli Sterminati?
I traccianti nel cielo non sono
pirotecnie di compleanno
e nemmeno naufraghi in gommone
che segnalano disperati la posizione.
In televisione non ne danno notizia.
Guardie armate sparano
colpi d’avvertimento verso il cielo
per arrestare la marcia dei curiosi
e spesso un Tedesco vestito da Donna
parla della necessità del confronto,
ma necessariamente, nella Verità.
Il Mondo è Morto, non senti l’odore?
Non senti le trombe, gli sciacalli, gli avvoltoi
il buonumore raro del barista
che ti parla di un futuro improbabile
ti passa un bicchiere avvelenato
da un sorriso fuori tempo?
(Le profezie, la termodinamica, il buonsenso, la noia,
pronosticano in tempi diversi lo stesso evento
peraltro già avvenuto…)

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da “Scritti per la Fine del Mondo”
di Simone Molinaroli
(Ass Cult Press, 2013)

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Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2013

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Scritti Per La Fine Del Mondo – Simone Molinaroli by Simone Molinaroli