L’Oscuro Patrimonio (l’antefatto)
Viene il giorno e la sciarada rovina
La luce inchioda ai misfatti
chi porta L’Oscuro Patrimonio.
Cumuli d’ossa e spartizioni
Il fiuto balordo che distrusse
Scellerate generazioni.
Cumulo di colpe e compromessi
ereditate un giorno senza ragione
Senza richieste e senza spiegazione.
Cumulo d’imbarazzi e congestioni
Che i millenni non riescono a limare
Che la fuga pur veloce non distanzia
Tutto torna ed ha lo stesso sembiante
La parola cercata si dissolve
Come il sogno che credi ricordare
Ma d’essa non restano che scorie
Rifiuti, imbrogli e convinzioni
Che fanno ingorgo nel pensare.
Nell’armadio sprangato nulla entra
Tutto sembra esser sceso a patti
Ciò che conta era già successo prima.
(inedito dalla sezione “dieci resoconti” – in lavorazione, da una raccolta in lavorazione anch’essa)