E’ il giorno di santo stefano – una mia poesia del 1998

 

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E’ il giorno di santo stefano
che, freddamente,
tra una spremuta di arance e un caffè,
suggerisce la risposta al sonno che unisce
i buoni propositi e le brutte prospettive.

– Essere vivi tra le macerie
della certezza e della sorte
è una gran cosa. –

Cani al Guinzaglio nel Ventre della Balena | Simone Molinaroli | Fara Editore

 

Una mia poesia del 1998 uscita in origine nella raccolta “Neurovegetazione” (Ass Cult Press, 2001) e poi su “Cani al Guinzaglio nel Ventre della Balena” (Fara, 2009)

qui il link al sito dell’editore Fara.

Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2012

 

Scritti per “La Fine del Mondo”

I miei testi per l’Ep  “Siamo Nati Lontano”  de “La Fine del Mondo”, la cui uscita è prevista il 21 marzo.

Su www.lfdm.org ci sono i link per saperne, leggerne, ascoltarne di più.

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FORSE UN GIORNO / FISSAMMO L’ORIZZONTE

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Un giorno finiremo per non esserci mai conosciuti
e depistare il pensiero che ci ricorda alleati
nell’impresa temibile che chiamano amore.
Ci aiuteranno quei solchi scavati dai giorni
sulla gioventù che adoravamo
sullo splendore violento della nostra eversione.
Le ombre ci persuaderanno a chiederci
in quale giorno c’eravamo trovati,
in quale giorno abbandonati,
se mai una musica, quale.
E i fonogrammi da un tempo insidioso
nulla spiegheranno,
come le strette di mano e i saluti compilati
con entusiasmo commercialista.
Un giorno forse, riusciremo a non esser stati mai
abbagliati, nudi, stupiti,
storditi da un presente imprecisato
che non cercava ragioni.
Un giorno forse, come i sassi
non sapremo più le parole
ed estranea per noi sarà la verità.
Quel giorno forse, riusciremo a non essere stati mai.

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Fissammo l’orizzonte
fingendo una sorpresa adolescente.
Mano nella mano ci parlammo
lingue complesse e un canto siderale.
Per sempre lontani dal timore
di una vita irrealizzata,
le fatiche, le vanità, la presunzione,
tutta la materia del Mondano,
risultarono evidenza innocua
per chi senza sbagliare
la bellezza, con la promessa di una vita migliore
risoluto aspettava l’estinzione.

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ILLUMINAZIONE Nr.1

Se sei bravo
se sei bravo
e impedisci ai tuoi neuroni
la trasmissione delle sordide cazzate
che dichiararono guerra alla quiete
che adesso potrebbe illuminarti.
Se sei bravo
se sei bravo
e cancelli dal tuo corpo le ossessioni
in fondo alla bottiglia di vodka
potrai vedere il silenzio che ti ha preceduto
e indovinare il vuoto che ti seguirà.

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SIAMO NATI LONTANO

Noi siamo nati dove nessuno
ha cercato la parola
o il suo rimbalzo di gomma
dove nessuno è caduto.
Siamo nati intatti
circondati da neve senza impronte
nell’attimo in cui
dio decise di farsi sordo o inesistente.
Noi siamo la sterminata immensa verità
che si nasconde
la verità che si rivela
la verità ancorata all’attesa.
Il fischio d’inizio e di chiusura
l’organo interno e il braccio fulmineo
il diluvio salvifico sui morenti
il pretesto il crimine
la mano che stringe la mosca
l’organo interno.
Noi siamo la dolorosa assunzione della verità
la mano che muove l’arma
il fendente la ferita la sutura
noi siamo adesso
solo quello che siamo
l’amore ch’è stato
la vita che abbiamo.

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TUTTI SIAMO MORTI

Tutti siamo morti in certi giorni
che sembravano piste d’atterraggio
licenziando misteri già svelati
e salutando con l’ala braccio infortunata
il terrore ascendente sul volto
che osserva il carrello bloccato, il touch & go
fino ad esaurimento carburante
e lo schianto finale.
Siamo morti tutti, come negarlo,
in quelle ore che sono luoghi non mappati
di cui gli orologi non portano Il Segno.
Siamo morti tutti, come negarlo.
E come negare lo spietato dominio
dell’ambizione alla rovina,
come negare
di ciò che “non può essere detto”.
Ma è durato poco.
Siamo rinati tutti.
Come in un prodigio inspiegato
che i mai-morti con invidia
chiamano fortuna.

Simone Molinaroli – La Fine del Mondo
(www.lfdm.org)

Tutti i diritti riservati © 2012

Emptiness | da “Cani al Guinzaglio nel Ventre della Balena (Poesie 1994-2000)”

EMPTINESS

Oggi è finito l’inverno
ma senza inutili commiati.
E’ finito come il pane
finisce nello stomaco
finito e le lucertole
mi salutano dai muri.
Finito e né qui né altrove
è qualcosa da fare.
False partenze e falsi addii
ripetute invenzioni alla rovescia
le strade come mare calmo
camminare-remare-perdersi
nella pacifica volontà dai nervi saldi
che in pomeriggi troppo chiari
non ha che giovani promesse
da schierare all’ala destra.
L’anima di gelatina si squaglia
esaurite le formine
i vasetti le tinte
le lacrime fertilizzanti
trequarti di speranza.
Finita la febbre, finite le complicazioni
finita la spettrale utopia dei maghi
finito l’inverno
è tutto finito.

da Cani al Guinzaglio nel Ventre della Balena (2008, Fara Editore)

Simone Molinaroli | Cani al Guinzaglio nel Ventre della Balena (Poesie 1994-2000)

http://www.faraeditore.it/html/siacosache/molinaroli.html

IL MONDO È MORTO – un inedito

IL MONDO È MORTO

Il Mondo è Morto, non senti l’odore?
Si sente odore d’incenso e idrocarburi,
di eroina e trasmissioni elettorali.
Non senti il suono continuo
del calcolatore bizzarro che sancisce
la Sua Morte?
Non senti il canto degli Sterminati?
I traccianti nel cielo non sono
pirotecnie di compleanno
e nemmeno naufraghi in gommone
che segnalano disperati la posizione.
In televisione non ne danno notizia.
Guardie armate sparano
colpi d’avvertimento verso il cielo
per arrestare la marcia dei curiosi
e spesso un Tedesco vestito da Donna
parla della necessità del confronto,
ma necessariamente, nella Verità.
Il Mondo è Morto, non senti l’odore?
Non senti le trombe, gli sciacalli, gli avvoltoi
il buonumore raro del barista
che ti parla di un futuro improbabile
ti passa un bicchiere avvelenato
da un sorriso fuori tempo?
(Le profezie, la termodinamica, il buonsenso, la noia,
pronosticano in tempi diversi lo stesso evento
peraltro già avvenuto…)

un mio inedito del 2009 inserito nell’antologia “Pro/Testo” edita da Fara.

http://www.faraeditore.it/html/neumi/protesto.html

Pro Testo | Fara Editore