riprendo dal sito di Alfonso Pierro (che sarà anco gradito rivale):
PISA POETRY SLAM
sabato 8 Febbraio 2014 al Lumiere di Pisa. Condurrà la serata il poeta e artista Dome Bulfaro ed invece il poeta Massimiliano Antonucci l’aprirà. Dalle 22:30 si trova confronto ad alta voce.
Il Pisa Poetry Slam è un appuntamento del ricco calendario della Lips ed è una data ufficiale del campionato italiano di poetry slam.
A Pistoia tra il 2 e il 6 giugno 2005 si tennero due manifestazioni poetiche in contemporanea. Una istituzionale e molto costosa e l’altra molto economica, spontaneista e completamente priva di profilo istituzionale benché finanziata (scarsamente) con soldi pubblici. La seconda era la nostra [Ass Cult Press]. Si chiamava “A Grandi Falcate” (magnis itineribus) e venne organizzata all’impronta, con fondi scarsi (eufemismo) che ci obbligarono a inventarci strumentazione, scenografie, metodi promozionali e tutto ciò che serve all’organizzazione di un festival. Fu un inaspettato successo di pubblico e di “vita”. Si radunarono molti amici e, al solito, i nemici brillarono per la loro assenza e le loro opinioni fondate sull’assenza. Alcuni sodalizi si rinsaldarono, altri ne nacquero, si trovò il tempo per un grandissimo pranzo in montagna, per un aperitivo al circolo Ho Chi Minh che nessuno si sarebbe mai aspettato. Il mio personale ricordo di Amiri Baraka sarà per sempre legato all’atmosfera di quei giorni di amicizia ed entusiasmo e a quelle due volte che ci siamo parlati.
Amiri Baraka era nel programma dell’altra manifestazione, quella istituzionale, ma indubbiamente si sarebbe sentito più a suo agio in nostra compagnia. L’incontro avvenne a un’ora tarda della notte tra il 5 e il 6 giugno, come testimonia la foto con la serranda chiusa del Vecchia Praga (noto pub sito in Piazza della Sala – Pistoia), agevolato dal caso, da una bottiglia di vino e grazie all’aplomb, alla prontezza di spirito e all’inglese perfetto di David Napolitano che trasformò prontamente il nostro notare la presenza di Amiri Baraka in Piazza della Sala in un invito. Si fece incontro ad Amiri Baraka chiedendogli: “Mr. Baraka gradisce un bicchiere di vino in nostra compagnia?” (in inglese ovviamente). E Mr. Baraka accettò senza indugi.
Si fermò con noi fino alla famosa ora incalcolabile. Parlammo a lungo e di innumerevoli cose. Nel frattempo apparvero altre bottiglie di vino come conigli dal cilindro del Mago.
Prima di congedarci qualcuno nella compagnia disse ad Amiri che a Pistoia esisteva un luogo dove avrebbe dovuto necessariamente leggere le sue poesie. E che quel posto si chiamava (e ancora si chiama) Circolo Ho Chi Minh.
E Baraka rispose così: “Come si chiama questo posto? Ho Chi Minh? Mi piace. Ci sarò. Sarà possibile bere del buon vino?”.
Il giorno seguente Amiri Baraka e la moglie Amina si presentarono al Circolo e quello che successe è nella memoria di quei pochi che ebbero la fortuna di assistere alla sua lettura. La cosa che mi fa piacere ricordare è la battuta con cui rispose a chi gli chiese se avesse voluto un accompagnamento musicale per la sua lettura.
Non è proprio un inedito questa “Storia dell’Avvistamento”. È quasi un inedito. Il testo uscì in versione incompleta sull’antologia “Pro-Testo” edita dall’Editore Fara e poi completo sulla plaquette “Scritti per la Fine del Mondo” (qui e qui). Con La Fine del Mondo l’abbiamo suonata dal vivo praticamente tutte le volte che ci siamo esibiti.
Ci sono elementi autobiografici, parti di storia patria e frammenti di mito autoprodotto. Per raccontare del difficile rapporto con la pleonastica realtà rappresentata che ci circonda. Con il suo raccontarsi fino all’esaurimento.
Questa è l’esecuzione del 15 luglio 2012 allo Zoe’ Microfestival di Pesaro.
Il video è un montaggio di materiale foto/video proprio. Non professionale.
STORIA DELL’AVVISTAMENTO (o della Verità)
1.
Fu avvistato un oggetto volante
che i più volenterosi identificarono
come un segno incerto, ma evidente,
dell’attenzione di qualcuno (dio? gli alieni? altri uomini più organizzati?)
per i nostri malanni.
Altri più realisti, troppo realisti
non videro niente nel cielo quella sera
e rilasciarono dichiarazioni ufficiali
sull’abbrutimento dei costumi
e il deteriorarsi delle umane virtù,
ordinando Cocktail Martini
e vino rosso in quantità appropriata
per abolire il sospetto
che qualcosa volasse nel cielo quella sera
prima che un cacciabombardiere lo abbattesse.
2.
Una Collisione Sinfonica
nel cielo deserto.
Poi ad uno ad uno i testimoni
cominciarono a ritrattare.
Seguì il silenzio dell’estinzione
e a intervalli regolari
colpi di pistola. ( …nel frattempo la ragazza si rese conto che l’uomo che aveva ascoltato per anni in realtà non aveva mai parlato…)
3. (la Ragazza pianse e l’Uomo tacque)
Seguirono anni difficili
in cui a ognuno
fu riconosciuto il diritto
di sottilizzare con tecnicismi incomprensibili
e diventare un Quadrumane Inoffensivo.
4.
La Commissione d’Indagine lavorò per anni,
quegli stessi che l’Uomo visse in silenzio.
Alla fine si potevano contare a milioni
quelli che serbavano memoria
del proprio ricordo
ma nessuno che potesse dire d’aver visto.
Di un solo Testimone Leggendario
di nascosto si narrava
dentro i bar e ai bambini nelle sere
perché non scordassero, non del tutto,
la Storia dell’Avvistamento. (quando infine l’Uomo parlò di nuovo la Ragazza sorrise non certa di aver compreso, ma sicura nell’Evento come il Tuono…)
Michiatella Poetica composta in occasione di un pianto manipolatorio del mio giovanissimo figliuolo in contemporanea alla preparazione di un Brasato che richiedeva la massima attenzione. La mamma nel frattempo faceva la doccia.
L’ESCALATION DEL BAMBINO
È studiata a tavolino
l’escalation del bambino
piange tanto, piange forte
per chiamare i vecchi a coorte.
Babbo e Mamma c’han da fare,
nun lo possono placare
sul fornello c’è il brasato
Bimbo strilla a perdifiato.
Per semplificare la faccenda della distribuzione dell’opera digitale, la mia nuova raccolta sta su Scribd (www.scribd.com). Questa sotto, è una preview gratuita.
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