riprendo dal sito di Alfonso Pierro (che sarà anco gradito rivale):
PISA POETRY SLAM
sabato 8 Febbraio 2014 al Lumiere di Pisa. Condurrà la serata il poeta e artista Dome Bulfaro ed invece il poeta Massimiliano Antonucci l’aprirà. Dalle 22:30 si trova confronto ad alta voce.
Il Pisa Poetry Slam è un appuntamento del ricco calendario della Lips ed è una data ufficiale del campionato italiano di poetry slam.
C’è in questo libro di Erving Goffman (La vita quotidiana come rappresentazione) che sto leggendo sul treno, all’inizio e alla fine del quotidiano turno di movimentazione dei poponi, una citazione di un brano da un testo di un altro autore (H. E. Dale) che definisce in modo molto preciso quel peculiare modo di usare la lingua che hanno certe personalità pubbliche (in Italia scherzando lo chiamiamo di volta in volta Sindacalese, Politichese, ecc.). Sono cose già sapute, ma che come molte delle cose già sapute ogni tanto è bene sapere nuovamente, in forma diversa, in modo più approfondito o piu di superficie, disancorato dai paradigmi cui ci affidiamo per costruire una nostra visione delle cose del mondo, siano esse anche cose impalpabili come la retorica e lo stesso atto di nominare quelle cose.
Ecco qui la citazione dal libro del signor H. E. Dale:
«La regola in materia [circa quelle affermazioni che sono dirette al pubblico o che probabilmente diventeranno pubbliche] è semplice. Non si deve dire niente che non sia vero, ma è altrettanto inutile ed a volte perfino indesiderabile, anche nell’interesse pubblico, dire tutto ciò che è vero: i fatti possono essere presentati in qualsiasi modo convenga. È straordinario ciò che entro questi limiti può fare una persona che sappia scrivere. Si può affermare cinicamente, ma con una certa dose di verità, che la risposta perfetta a una interrogazione parlamentare è quella breve, che può esser dimostrata precisa in ogni suo termine qualora sia fatta oggetto di critiche, che non si presta a strascichi imbarazzanti, ma che in realtà non rivela proprio niente.»
Capita sovente di sentire un brusio di fondo mentre qualcuno parla. Spesso succede quando parlano gli amministratori di cosa pubblica, i sindacalisti, i politici, gli affabulatori professionisti. Non preoccupatevi. Il brusio non è dentro di voi e non è nemmeno colpa dell’ignoranza ipotetica di cui ognuno è sempre, comunque e per fortuna, portatore. Il brusio è davanti a voi.
Per semplificare la faccenda della distribuzione dell’opera digitale, la mia nuova raccolta sta su Scribd (www.scribd.com). Questa sotto, è una preview gratuita.
Stampata a marzo è disponibile da adesso la mia nuova raccolta di poesie. Si tratta di una plaquette di 24 pagine che raccoglie lavori in parte già editi in altre precedenti raccolte e antologie e lavori fino ad adesso inediti, se non al pubblico dei readings di poesia o dei concerti di LFDM (www.lfdm.org).
Il titolo è “Scritti per La Fine del Mondo” perché è il corpus di testi su cui, dal 2011, con Alessio Chiappelli (S.U.S), Simone Naviragni e Matteo Parlanti, stiamo lavorando per la composizione del repertorio del progetto musicale/poetico LFDM- La Fine del Mondo (il link è sopra).
Il progetto grafico del libro è di Margherita Perugi
Qui sotto due tra i testi fino ad oggi completamente inediti.
HO IN TASCA L’ECO
Ho in tasca l’eco di parole
che un tempo appartennero agli ubriachi
che un male mai battezzato rese fiacchi
e la vanità callosa da profeta impiegato
innalzò al Silenzio Colossale dei night bar.
IL COMPLOTTO DI MARACAS
In quella stanza dov’eravamo rifugiati,
qualcuno alzò una mano
per chiedere aiuto o salutare.
Qualcuno provò a parlare
in quella stanza
dov’eravamo rifugiati.
Un Complotto di Maracas ci disabituava al silenzio.
Ci parlammo con voce coraggiosa
mentre lui, Quello della Mano,
nello sfondo scompariva
dietro i musicanti. (pensammo che fosse solo la mano a smettere di muoversi e non l’intero corpo)
In quella stanza
si scremarono le ambizioni,
un complotto di conchiglie e analgesìa
ci depistò, sterminò, sradicò,
terminò l’idea di progresso
il respiro e la storia stessa.
Poi tornammo nel silenzio
per cercare Quello della Mano,
che nessuno trovò mai più.
____
da “Scritti per la Fine del Mondo” (Ass Cult Press, 2013)
Nel gruppo umano composto da scrittori, operatori del settore, aspiranti, ambiziosi e affini, grande abbastanza da far pensare a una pluralità di vedute e d’intento, a un sano, animoso, vigoroso dibattito, c’è invece una sostanziale unanimità nel ritenere numericamente esagerato il gruppo di persone che si definiscono scrittori. Che vorrebbero essere considerati tali, che vorrebbero campare di scrittura, proprio adesso che la produzione inconsapevole d’informazione, testi, flusso informazionale è uno dei capisaldi della nuova economia del tempo liberato. Che cercano di apparire come qualcuno che di lettere campa, ignorando completamente e colpevolmente ciò che significa il campare di lettere.
Insomma, il mondo è pieno di gente che scrive. Pieno di gente che scrive che è pieno di gente che scrive. Senza nessuno che dia il buon esempio e decida una volta per tutte di smettere. Di smettere principalmente di praticare forme deliranti di autorappresentazione e, magari in seguito, dare il buon esempio.
Nella foto, una mia Olivetti fotografata da me medesimo. Nessun problema di copyright
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.