CHE FINISCA PRESTO L’INVERNO – inedito 2014

Un po’ in ritardo sui tempi di cambio delle stagioni, dal momento che sembrano essere già arrivate sia la primavera sia l’estate, ecco la mia ultima minchiatella poetica. Pensata e cominciata durante il lungo inverno di campagne elettorali invasive svincolate dalla prossimità di appuntamenti elettorali, terminata ieri mattina in sala mensa.

Con tutti i limiti imposti dalle capacità dell’autore, dalla voglia, dal tempo a disposizione, somiglia a un sonetto.

 

 
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Che finiscano presto l’inverno e le brume
e con l’inverno le campagne elettorali
e con le brume i brutti musi,
i manifesti indegni, i temporali.

Che finiscano le afflizioni, l’ignominia e le affissioni,
le manfrine degli uomini peggiori,
il parolume criminale lontano dall’umano
le rivoluzioni promesse e i caporioni.

Che torni Primavera e la scintilla
che accende i corpi e ingovernata
con le vite qualunque fa la storia,

il giusto e l’eccedenza incalcolata,
la violenza che difende la ragione
la ragione da cui il diritto stilla.

 

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CHE FINISCA PRESTO L’INVERNO

inedito 2014 – di Simone Molinaroli

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Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2014

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Ich bin ein Provinzler
Ich bin ein Provinzler

Il Mondo è Morto | da “Scritti per la Fine del Mondo”

Il Mondo è Morto, non senti l’odore?
Si sente odore d’incenso e idrocarburi,
di eroina e trasmissioni elettorali.
Non senti il suono continuo
del calcolatore bizzarro che sancisce
la Sua Morte?
Non senti il canto degli Sterminati?
I traccianti nel cielo non sono
pirotecnie di compleanno
e nemmeno naufraghi in gommone
che segnalano disperati la posizione.
In televisione non ne danno notizia.
Guardie armate sparano
colpi d’avvertimento verso il cielo
per arrestare la marcia dei curiosi
e spesso un Tedesco vestito da Donna
parla della necessità del confronto,
ma necessariamente, nella Verità.
Il Mondo è Morto, non senti l’odore?
Non senti le trombe, gli sciacalli, gli avvoltoi
il buonumore raro del barista
che ti parla di un futuro improbabile
ti passa un bicchiere avvelenato
da un sorriso fuori tempo?
(Le profezie, la termodinamica, il buonsenso, la noia,
pronosticano in tempi diversi lo stesso evento
peraltro già avvenuto…)

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da “Scritti per la Fine del Mondo”
di Simone Molinaroli
(Ass Cult Press, 2013)

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Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2013

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Scritti Per La Fine Del Mondo – Simone Molinaroli by Simone Molinaroli

HO IN TASCA L’ECO – una poesia da “Scritti per la Fine del Mondo”

 

 

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Ho in tasca l’eco di parole
che un tempo appartennero agli ubriachi
che un male mai battezzato rese fiacchi
e la vanità callosa da profeta impiegato
innalzò al Silenzio Colossale dei night bar.

 

 

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da “Scritti per la Fine del Mondo”
di Simone Molinaroli
(Ass Cult Press, 2013)

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Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2013

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Scritti Per La Fine Del Mondo – Simone Molinaroli by Simone Molinaroli

Pisa Poetry Slam 9 febbraio 2014 | ci sarò!

riprendo dal sito di Alfonso Pierro (che sarà anco gradito rivale):

PISA POETRY SLAM

sabato 8 Febbraio 2014 al Lumiere di Pisa. Condurrà la serata il poeta e artista Dome Bulfaro ed invece il poeta Massimiliano Antonucci l’aprirà. Dalle 22:30 si trova confronto ad alta voce.

Il Pisa Poetry Slam è un appuntamento del ricco calendario della Lips ed è una data ufficiale del campionato italiano di poetry slam.

 

PISA SLAM

I play my own music | Un ricordo di Amiri Baraka

A Pistoia tra il 2 e il 6 giugno 2005 si tennero due manifestazioni poetiche in contemporanea. Una istituzionale e molto costosa e l’altra molto economica, spontaneista e completamente priva di profilo istituzionale benché finanziata (scarsamente) con soldi pubblici. La seconda era la nostra [Ass Cult Press]. Si chiamava “A Grandi Falcate” (magnis itineribus) e venne organizzata all’impronta, con fondi scarsi (eufemismo) che ci obbligarono a inventarci strumentazione, scenografie, metodi promozionali e tutto ciò che serve all’organizzazione di un festival. Fu un inaspettato successo di pubblico e di “vita”. Si radunarono molti amici e, al solito, i nemici brillarono per la loro assenza e le loro opinioni fondate sull’assenza. Alcuni sodalizi si rinsaldarono, altri ne nacquero, si trovò il tempo per un grandissimo pranzo in montagna, per un aperitivo al circolo Ho Chi Minh che nessuno si sarebbe mai aspettato. Il mio personale ricordo di Amiri Baraka sarà per sempre legato all’atmosfera di quei giorni di amicizia ed entusiasmo e a quelle due volte che ci siamo parlati.

Amiri Baraka era nel programma dell’altra manifestazione, quella istituzionale, ma indubbiamente si sarebbe sentito più a suo agio in nostra compagnia. L’incontro avvenne a un’ora tarda della notte tra il 5 e il 6 giugno, come testimonia la foto con la serranda chiusa del Vecchia Praga (noto pub sito in Piazza della Sala – Pistoia), agevolato dal caso, da una bottiglia di vino e grazie all’aplomb, alla prontezza di spirito e all’inglese perfetto di David Napolitano che trasformò prontamente il nostro notare la presenza di Amiri Baraka in Piazza della Sala in un invito. Si fece incontro ad Amiri Baraka chiedendogli: “Mr. Baraka gradisce un bicchiere di vino in nostra compagnia?” (in inglese ovviamente). E Mr. Baraka accettò senza indugi.

Si fermò con noi fino alla famosa ora incalcolabile. Parlammo a lungo e di innumerevoli cose. Nel frattempo apparvero altre bottiglie di vino come conigli dal cilindro del Mago.

Prima di congedarci qualcuno nella compagnia disse ad Amiri che a Pistoia esisteva un luogo dove avrebbe dovuto necessariamente leggere le sue poesie. E che quel posto si chiamava (e ancora si chiama) Circolo Ho Chi Minh.

E Baraka rispose così: “Come si chiama questo posto? Ho Chi Minh? Mi piace. Ci sarò. Sarà possibile bere del buon vino?”.

Il giorno seguente Amiri Baraka e la moglie Amina si presentarono al Circolo e quello che successe è nella memoria di quei pochi che ebbero la fortuna di assistere alla sua lettura. La cosa che mi fa piacere ricordare è la battuta con cui rispose a chi gli chiese se avesse voluto un accompagnamento musicale per la sua lettura.

“I play my own music!”

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Amiri Baraka con Sarah Humphryes, David Napolitano, Jacopo Andreini e Simone Molinaroli

 

 

Amiri Baraka al Circolo Ho Chi Minh di Pistoia | 6 giugno 2005
Amiri Baraka al Circolo Ho Chi Minh di Pistoia | 6 giugno 2005

Le fotografie sono di Caterina Tritto.