Ricordi del Lockdown #2 – breve storia ipotetica ambientata nella Logistica

BREVE STORIA IPOTETICA AMBIENTATA NELLA LOGISTICA

Breve storia ipotetica, ma inquietante.
C’è una persona che sta al balcone a guardare i passanti fuorilegge e approfitta per scagliarsi contro di loro a parole e sulla piattaforma social. Stava al balcone ad aspettare il padroncino incaricato di portare alcuni pacchi spediti da una nota multinazionale del commercio online. Ha ordinato un cavo hd, un mestolo e una confezione di preservativi.
Questa persona che sta orgogliosamente a casa non sa cos’è successo per movimentare queste tre minchiate che ha comprato. Forse ne ha una cognizione approssimativa.

Non credo che immagini questo: Lavoratori assembrati nell’hub di origine, trasporto, hub intermedio e altri lavoratori assembrati, trasporto e ufficio finale di lavorazione dove ci sono altri lavoratori assembrati e in finale l’incaricato della consegna. Moltiplicate per 2000 circa (per difetto) e otterrete qualcosa di simile al traffico odierno di pacchi di tutti gli operatori della logistica solo sul territorio di Pistoia. Potete anche pensare che le molte migliaia di persone necessarie per garantire questo genere di movimentazione siano accomodate in ambienti sterili, dotati di comfort, dpi efficaci e che soprattutto tutti indossino i dpi e continuare a ripetere che c’è troppa gente in giro a bighellonare e a diffondere lo gran male.

Questa è una breve storia ipotetica.