Una composizione dalla mia ultima plaquette “Scritti per la Fine del Mondo” che si concentra sugli operatori di settore, gli addetti ai lavori e sull’edonismo irragionevole e la retromania che sembrano essere la malattia inguaribile di cui inevitabilmente periranno questi esemplari d’umano che popolano il presente.
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BREVE RESOCONTO DI INIZIO MILLENNIO
Gli Orsi Polari morivano di noia
ancorati all’idea di una banchisa perduta.
La bianca distesa svanita
in un disgelo anch’esso
composto con la sostanza del ricordo.
Innamorati felici
si scambiavano revolverate
correndosi incontro, moribondi,
col kit di primo soccorso
per curare interminabili ferite
di armi sconosciute.
Uomini confusi
lanciavano granate nella foschia,
il breve ridere loro furbesco
partoriva lo sgomento
che paralizza il disegno animato
nel vedere l’ordigno beffardo
rilanciato dal nemico inaspettato.
C’erano questi ed altri
ed altri ancora che non sembravano importanti.
Addetti ai lavori in maggioranza,
funzionari e giovani di mestiere
che abusavano dell’invidia e del rancore
e non sembrarono mai capire
la loro ridicola sventura.
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da “Scritti per la Fine del Mondo”
di Simone Molinaroli (Ass Cult Press, 2013)
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Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2013
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Scritti Per La Fine Del Mondo – Simone Molinaroli by Simone Molinaroli